Il rafano Armoracia rusticana, noto anche come perenne panciuta, è una pianta perenne facilmente selvatica che si trova spesso nelle terre desolate. Appartiene alla famiglia dei cavoli, allo stesso modo del cavolo cappuccio, del cavolo cappuccio e del pepe in grani, noto anche come crescione.
La parte utilizzata è la radice, che contiene molti ingredienti preziosi per la salute, come oli volatili (olio di senape), vitamine, sali minerali e fitoncidi. Il consumo regolare di piccole quantità di rafano stimola il tratto digestivo, in particolare lo stomaco e l'intestino, supporta la digestione e aumenta l'appetito.
I fitoncidi in esso contenuti hanno proprietà battericide: possono essere utilizzati nel trattamento della bronchite e delle malattie batteriche delle vie urinarie.Ha anche proprietà che limitano lo sviluppo di virus e funghi. Tuttavia, se usato in quantità eccessive, può irritare le mucose del tratto gastrointestinale. Il rafano viene utilizzato anche per trattamenti dermatologici volti a rimuovere le lentiggini o a sbiancare la pelle, sebbene possa anche causare irritazioni. Quando il rafano viene strofinato, viene rilasciato l'isotiocianato di allile volatile, responsabile di un sapore piccante e bruciante, che diventa più mite nel tempo a causa della volatilizzazione di questo composto.
Il rafano si propaga vegetativamente per talea di radiceSi ottengono da radici laterali di spessore non inferiore a 0,7 cm e lunghe circa 20-30 cm. Questa dipendenza è condizionata dal fatto che le radici dopo la semina non cresceranno più in lunghezza, ma solo in spessore. Quando si ottengono piantine, è importante contrassegnare correttamente la parte superiore e inferiore della radice in modo da non piantarle a testa in giù in seguito. Ciò è dovuto alla formazione di gemme fogliari solo dalla parte superiore delle radici.In genere si pratica la potatura obliqua della parte inferiore della piantina.
La patria del rafano è l'Europa, quindi funziona benissimo nelle nostre condizioni climatiche.
Inverni scoperti e la parte fuori terra tollera gelate fino a -4 °C. La posizione per la sua coltivazione può essere soleggiata o ombreggiata, ma la qualità del terreno è importante. Non cresce bene in terreni pesanti e compatti, perché le sue radici saranno deformi, fortemente fibrose e molto affilate. I migliori sono i terreni fangosi, loess o argillosi sabbiosi con un alto contenuto di humus. Coltivata in terreni sabbiosi e leggeri, avrà un sapore delicato, non piccante. Non può crescere in un terreno troppo secco o troppo umido. In caso di carenza idrica, le radici diventano legnose, sono sottili e marciscono facilmente con l'acqua in eccesso.